Cucine dal mondo e salute. Quale scegliere?

Come tutti sanno, le scelte alimentari influenzano fortemente lo stato di salute di ciascuno di noi. Molte malattie, dalle patologie cardiovascolari a quelle tumorali, risentono in maniera significativa del tipo di dieta seguita, potendo essere favorite, spesso e volentieri su una base di predisposizione genetica, da errate abitudini alimentari. Nelle nostre città ormai pullulano ristoranti di ogni natura, dalla cucine asiatica fino a quella mediorientale. Come si sa, la dieta mediterranea made in Italy è riconosciuta dalla comunità scientifica come benefica per la salute ma meno si sa delle proprietà positive o negative delle tradizioni alimentari di altri paesi, che ormai si sono diffuse da noi. Facciamo una breve carrellata sui pro e i contro della cucina etniche per una scelta più responsabile del prossimo ristorante in cui decideremo di mangiare.

Dieta mediterranea

Partiamo dalla nostra dieta, basata su frutta e verdure fresche, olio d'oliva, carboidrati semplici, carne, pesce, e non  meno importante, il vino. La dieta mediterranea è stata dimostrata ridurre il rischio cardiovascolare ed essere protettiva , proponendo alimenti ricchi di antiossidanti, contro l'insorgenza di tumori. Tra l'altro, l'abitudine di consumare il cibo in modo conviviale, seduti e prendendosi più tempo (rispetto ad altri paesi occidentali) sembrerebbe ridurre l'apporto calorico per pasto e migliorare  l'umore. Questo tipo di dieta non è esclusiva del nostro Paese ma appartiene alla tradizione di tutti i Paesi del bacino del Mediterraneo (Spagna , Grecia, Portogallo) nonché la Francia la cui tradizione gastronomica offre però  alimenti con più grassi saturati, formaggi, burro ecc. che paradossalmente non rendono questa cucina meno salutare della nostra. Ovviamente senza esagerare..

Dieta scandinava

La dieta dei paesi del Nord (Svezia, Norvegia, Danimarca) è basata su un alto contenuto di pesce fresco (su tutti il salmone, ricco in Omega 3), frutti di mare, verdure. L'alto contenuto proteico assicurerebbe un basso introito calorico, producendo un più rapido senso di sazietà e un aumento del metabolismo necessario per la loro trasformazioni in energia. La dieta nordica è di certo salutare ma bisogna far attenzione alla scelta del pesce, valutarne la sua freschezza e genuinità.

Cucina indiana

La tradizione culinaria indiana predilige le verdure e i legumi rispetto alla carne, che viene consumata poco e prevalentemente di tipo pollame, il tutto condizionato dalla tradizioni religiose che impediscono l'assunzione di carne di manzo. Questo conferisce a questo tipo di dieta un alto contenuto di Omega 3, acido linoleico e un basso apporto di grassi. Ma l'elemento chiave che determina l'appropriatezza nutrizionale della cucina di questo paese, e di quelli limitrofi,  è il largo consumo di turmerico, l'ingrediente principale della curcuma che ritroviamo nel curry. Oltre 600 studi, hanno dimostrato le proprietà antitumorali, antinfiammatorie e antiossidanti della Curcumina  ed è emerso un potenziale ruolo come agente neuroprotettivo nel prevenire malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson.


Cucina messicana

La cucina messicana non è di certo tra le più salutari. È, infatti, basata su un ampio utilizzo di alimenti grassi e processati nonché carni rosse. Tuttavia le spezie, il peperoncino e in particolare la
capsaicina contenuta in esso, è stato dimostrato proteggere da alcuni tumori e avere proprietà benefiche sulla circolazione sanguigna. Da consumare con moderazione!




Cucina giapponese

I giapponesi, si sa, godono di ottima salute e sono uno dei popoli più longevi sulla terra (a pari passo con i sardi, ed in particolare gli ogliastrini). La dieta del paese del Sol Levante si basa su pesce fresco, riso, soia e un basso apporto calorico. Il sushi, così di moda negli ultimi anni, rappresenta un ottimo alimento, ricco di Omega 3 e poco calorico. Fare attenzione con la freschezza degli alimenti e rivolgersi a ristoranti in cui si è certi che la catena del freddo venga rispettata per evitare spiacevoli sorprese...






La cucina araba 

La tradizione alimentare dei paesi arabi è estremamente variegata, passa dell'ormai diffuso cous cous a ricette più regionali che prediligono zuccheri semplici, frittura ed alto contenuto d'olio. Facendo attenzione a questi alimenti e prediligendo quelli più ricchi di legumi, verdure e spezie, ben abbondanti nella tradizione soprattutto maghrebina, la cucina araba può rappresentare un'ottima scelta salutare. Il coriandolo, prezzemolo e la curcuma hanno grandi proprietà antifiammatorie e il celebre tè verde alla menta è un vero toccasana risultando digestivo e ricco di polifenoli antiossidanti. Da accompagnare con moderazione con un delizioso dolcetto con pasta di mandorle!



Detto questo, la regola
che vige sempre è "consumare con moderazione". Ora non vi resta che prenotare un tavolo in un ristorante per viaggiare nelle cucine di altri paesi, perché si sa, il cibo è molto più di calorie, proteine e acidi grassi, e come diceva il gastronomo francese Anthelme Brillat-Savarin "La scoperta di un piatto nuovo è più preziosa per il genere umano che la scoperta di una nuova stella."
Bon appetit!

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