Sup, surfing in a new way
Uno degli sport acquatici più in voga quest’estate sulle spiagge di tutto il mondo è senza dubbio il Sup, acronimo per “stand up paddle”, una variante del surf in cui si sta in piedi su una tavola spingendosi con l’aiuto di una pagaia.
Ma quali sono i motivi del successo di questa nuova modalità di fare surf?
Il sup non è di certo un’innovazione dei nostri giorni. Già l’esploratore inglese James Cook riportó nei suoi diari di viaggio che nelle isole Hawaii la popolazione locale utilizzava delle grosse tavole per cavalcare le onde attraverso l’ausilio di una pagaia. Ma è negli anni cinquanta, sempre nelle isole patria del surf, che si impone questa alternativa del celebre sport, pubblicizzata dai Beach Boys di Waikiki, forse meno spericolata e scenografica ma non di meno divertente e soprattutto non meno salutare dal punto di vista sportivo. Il SUP infatti presuppone abilità varie, dal mantenimento dell’equilibrio, dalla coordinazione e alla messa in movimento di vari gruppi muscolari, dagli arti inferiori a quelli superiori e del tronco. Il vantaggio rispetto al surf, Windsurf e kitesurf, è la possibilità di svolgere questo sport a prescindere dalle condizioni meteorologiche oltre a rappresentare un’attività di fitness completa, permette l’esplorazione della costa in relax e ai propri tempi ed è poco dispendiosa dal momento che la maggior parte delle spiagge attrezzate dispone di un servizio di noleggio dell’attre
Il sup è uno sport accessibile a tutti, di facile apprendimento ma come per ogni attività sportiva bisogna essere cauti e approcciarsi sotto la guida di un esperto che possa apprendervi la tecnica per potersi divertire in completa sicurezza. E seppur l’estate si appresti a finire avete ancora tante giornate di sole davanti a voi per poter fare questa esperienza. E chissà, magari pure questo inverno in qualche meta esotica. Buon sup a tutti!


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