Alla scoperta di Alghero


Dominando la punta nordoccidentale più estrema dell'isola, chi arriva ad Alghero si sente immerso in un altra realtà. Questa città, così tanto Sardegna quanto così diversa dal resto dell'isola, si apre verso il mare abbracciandolo nonostante le sue mura e bastioni che proteggono da secoli questa roccaforte rimasta intatta nel suo splendore. L'eterogeneità dell'anima de l'Alguer si riassume nell'alternanza delle bandiere che sventolano dai palazzi pubblici della città. Lo stendardo comunale con i colori e simboli della Catalogna a sottolineare il legame imprescindibile con quella terra separata dal mare ma cosi vicina culturalmente e storicamente, la bandiera dell'Italia a cui Alghero appartiene non solo geograficamente ma l'ha dimostrato con il pesante tributo speso durante le guerre mondiali e quella europea a testimonianza di come questa città, una delle più turistiche d'Italia si proietti verso tutto il continente.
La città moderna nasce con i Doria, la famiglia genovese che ne accrebbe l'importanza strategica nel Mediterraneo per poi passare nelle mani dei catalano- aragonesi che si stanziarono nell'isola conferendo ad Alghero l'identità che permane tutt'oggi. La città è considerata un'isola linguistica con l'algherese, variante del catalano, riconoscuta minoranza linguistica dalla Repubblica italiana. Nel XVIII secolo, l'annessione al regno di Sardegna dei Savoia non violò la natura della città che mantenne la sua peculiarità senza snaturarsi. Dopo la seconda guerra mondiale la città conobbe un forte sviluppo edilizio extra- muros che fortunatamente non alterò il cuore della città che offre con la sua architettura gotico- catalano- aragonese esempi di un'influenza passata e dell'importanza strategica della città. 
Che arriviate via mare dalla vicina Porto Torres o in aereo dall'aeroporto di Fertilia, la prima impressione dell'unicità di questa città la cui cinta muraria intatta racchiude un centro storico perfettamente mantenuto, la potrete ottenere facendo un giro sui bastioni che a qualsiasi ora della giornata, dall'alba al tramonto offrono uno spettacolo a 360 gradi sul territorio circostante
Tramonto su Capo Caccia
dominato a nord da Porto Conte e da Capo Caccia. Addentrandosi nelle viuzze del centro storico ci si imbatte in numerosi edifici religiosi come la Chiesa del Carmelo, la Cattedrale di Santa Maria, la chiesa di Santa Barbara, attualmente parrocchia ortodossa, la chiesa di San Francesco col suo chiostro oppure la Chiesa di San Michele, il patrono, con la sua cupola policroma che risalta tra i tetti dal colore più austero del centro. Tra le architetture civili nella splendida Piazza Civica si può notare il palazzo de Ferrera, poi il palazzo civico e altri splendidi esempi di arte gotica, barocca e neoclassica.
A dimostrazione dell'importanza militare per il regno Catalano - aragonese, Alghero fu fortificata massicciamente con l'ausilio di torri e bastioni ancora oggi intatti e visitabili. I bastioni, dedicati ai quattro celebri navigatori Cristoforo Colombo, Pigafetta, Magellano e Maddalena, difendono la vecchia città dal mare. Uno dei punti più suggestivi è il bastione Marco Polo, oggetto di un'opera di valorizzazione denominata "Muralla 2000" che ha reso questo punto uno dei preferiti di algheresi e turisti per foto al tramonto e scorci indimenticabili. A tutto ciò si aggiungono le torri urbane come quella di Sulis, San Giovanni o di Sant'Elmo, che ospitano spesso eventi e mostre oltre a offrire panorami mozzafiato sul mare e suoi tetti della città. 
Fuori dalle viuzze del centro storico, impreziosite da negozi tipici che offrono le eccellenze dell'artigianato locale come il corallo, e da ristoranti e trattorie in cui poter gustare le specialità della cucina
Il Porto
algherese, la città più moderna consta del porto turistico da cui partono anche le imbarcazioni che offrono il tour della costa e permettono il raggiungimento della grotta del Nettuno, il lungomare Dante con le sue ville e hotel di lusso nonché il lido San Giovanni, la spiaggia più vicina al centro della città. A proposito di spiagge, il territorio di Alghero offre splendidi lidi in cui poter trascorrere le assolate ore estive. Tra le più famose non si possono non citare le Bombarde o la spiaggia del Lazzaretto. Tappa imperdibile per chi visita la riviera del corallo è l'escursione alla grotta di Nettuno. 
La grotta del Nettuno
Le Grotte di Nettuno (in catalano Coves de Neptú) sono delle formazioni carsiche a circa 24 km da Alghero, nel promontorio di Capo Caccia. Questa famosa attrazione turistica fu scoperta da pescatori già nel 1400 ma fu poi aperta alle visite solo negli anni cinquanta del secolo scorso. Fu, tuttavia, già ben nota dall'ottocento dagli avventurieri e dai nobili dell'epoca. Lo stesso Re Carlo Alberto la visitò per ben due volte (a testimonianza di ciò permangono due targhe commemorative all'interno della grotta) e fu pure sede di concerti esclusivi di musica classica. La grotta di Nettuno è una vera e propria cattedrale naturale che con le sue stalattiti e stalagmiti offre decori meravigliosi. Difficile concepire che l'architetto di tutto ciò sia la natura. Per raggiungere le grotte i più allenati possono cimentarsi nel percorrere l'Escala del cabirol, un percorso di 654 scalini che circonda il versante nord occidentale di Capo Caccia aprendosi poi sul mare. Per i più pigri varie imbarcazioni conducono alle grotte permettendo di ammirare dal mare l'interna costa da Alghero passando per Porto Conte. 
Al di fuori della città un tour alle cantine dell'impresa vinicola Sella e Mosca è un altra chicca da non perdere. Si potrebbero spendere tante parole per convincervi a visitare Alghero e il suo territorio ma la sua fama e la promessa di bellezza e relax che già Giuni Russo con la sua famosa canzone declamava penso  bastare. 



Adéu a L'Alguer!





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