Buon compleanno Galleria Vittorio Emanuele II !
Meta imprescindibile per ogni turista e tappa
obbligata nella passeggiata pomeridiana per gli abitanti, la galleria Vittorio
Emanuele II di Milano è uno dei simboli più amati e noti del capoluogo
lombardo. Il prossimo 15 settembre il capolavoro architettonico di Mengoni,
architetto e ingegnere emiliano della seconda metà dell’Ottocento, compie il
suo centocinquantesimo compleanno. Ripercorriamo le tappe della sua storia e
scopriamo cosa hanno organizzato per festeggiare il compleanno del salotto bene
di Milano.
Una costruzione travagliata
La galleria Vittorio Emanuele II venne
concepita durante il fervente momento storico della ritrovata indipendenza dal
dominio austriaco come opera conclusiva di una serie di miglioramenti messi in
atto già precedentemente in piazza Duomo. Si poneva la necessità, infatti, di
creare un collegamento tra la piazza della Scala e il Duomo e fu così bandita,
nell' aprile 1860, una gara per progetti per disegnare la nuova via, da
dedicare al neo re d’Italia Vittorio Emanuele II. I progetti furono tanti ma
solo successivamente si decise di optare per una passeggiata coperta. Fu, così,
bandito un altro concorso di idee a cui non seguì mai un vincitore e fu solo al
terzo concorso, nel 1863, che prese forma la nuova idea proposta da Giuseppe
Mengoni. Il suo progetto iniziale venne sottoposto ad alcune modifiche
riguardanti la pianta, preferita a croce, l’abolizione di due palazzi al posto
degli archi di ingresso etc. La posa della prima pietra avvenne il 7 marzo 1865
alla presenza dello stesso re e i lavori, almeno per la parte
principale, si conclusero in 2 anni per poi proseguire con ritardi e imprevisti
come il fallimento della società appaltatrice. Lo stesso Mengoni non
vide mai conclusi i lavori. L’architetto morì, infatti, cadendo da
un'impalcatura durante un'ispezione, morte considerata da molti dell'epoca come
un suicidio. L'inaugurazione ufficiale avvenne in pompa magna il 15 settembre
1867 proprio 150 anni fa con la presenza del sovrano.
Il salotto buono di Milano
La galleria si impose subito come sede della
buona Milano, il vero salotto cittadino dove l’alta borghesia trascorreva il
tempo libero gustando un caffè o un aperitivo in attesa di recarsi ad uno
spettacolo dell’antistante Teatro della Scala. Nacquero in quegli anni il Caffè
Campari, il Caffè Savini, il Biffi, etc, insegne che hanno fatto la storia
della Galleria e continuano a farla. Affianco alla vita mondana e culturale (durante
gli anni venti erano solito radunarsi anche Marinetti e i suoi seguaci
futuristi) la Galleria è stata spesso sede di proteste e scontri, a dimostrazione
del carattere centrale di questo luogo nella storia moderna della città
meneghina. Durante la seconda Guerra Mondiale la Galleria pagò un alto tributo,
venendo distrutta in buona parte. Il restauro si concluse solo nel 1955 e la
Galleria venne riaperta il 7 dicembre in occasione della giornata di Sant’Ambrogio,
il patrono della città. Altri restauri vennero avviati nel 1967, in
occasione del centenario e recentemente tra il 2014 e 2015 per rendere questo
simbolo imprescindibile del capoluogo lombardo perfetto in ogni suo punto per i
milioni di visitatori che hanno raggiunto la città per l’Expo’.
Un gioiello dell'architettura italiana
La
galleria è costituita da due archi principali di ingresso, il più maestoso dei
quali si apre su Piazza Duomo (con l’insegna “A Vittorio Emanuele II. I
Milanesi”) e il secondo su Piazza della Scala. I due bracci collegano, il
maggiore le piazze Duomo e della Scala mentre il minore Via Foscolo a Via
Pellico, formando una croce. All’intersezione dei due bracci si apre il
magnifico “ottagono”, la cupola maestosa che rende questo luogo luminoso e
imponente. Splendido esempio di Neoclassicismo, la Galleria Vittorio Emanuele
II contiene al suo interno dei magnifici affreschi e decorazioni in ottimo
stato di conservazione. Le boutiques e gli altri esercizi presenti in Galleria
devono rispettare la regola comunale di avere un’insegna dorata su sfondo nero
(lo stesso McDonald’s dovette cedere a questa regola per poter avere il suo
angolo in galleria). Avere un posto in Galleria è motivo di prestigio per ogni
marchio e gli affitti sono, ovviamente, stellari!
Buon compleanno Galleria!
Ma
cosa hanno escogitato per festeggiare degnamente il 150° anniversario di questo
gioiello della città di Milano? L’amministrazione comunale, capitanata dal
sindaco Giuseppe Sala, ha delucidato alcuni giorni fa il programma dei
festeggiamenti. Si inizierà il 13 settembre con una cena di beneficienza, già
sold- out, lungo i bracci della Galleria con un menu di eccezione ideato dallo
Chef Carlo Cracco in cui saranno serviti tuorlo d’uovo croccante, fonduta
leggera di Parmigiano Reggiano, songino e mandorle, risotto allo zafferano e
ossobuco di vitello alla milanese con purea di sedano rapa. I proventi, stimati
sui 300000 euro, saranno devoluti a favore della Caritas Ambrosiana.
La festa proseguirà venerdì 15 settembre con il corteo di
bande musicali (la Banda Civica del Comune di Milano, la Fanfara Taurinense
dell’Esercito, la Banda dell’Aeronautica, la Banda dei Carabinieri e la Banda
della Polizia di Stato) dalle ore 10.30, da Piazzetta Reale fino a Piazza del Duomo e infine in Galleria. Due
brani su tutti faranno da colonna sonora a questa parata: l’inno di Mameli e l’immancabile
O mia bela Madunina”.
In onore di questo avvenimento è stata anche coniata
una moneta d’argento
della Repubblica Italiana, dal valore nominale di 10 euro, emessa dall’Istituto
Poligrafico e Zecca dello Stato.
Insomma,
se siete di Milano o vi capitate in quei giorni non potete mancare dal fare un giro in Galleria per
onorarne i meritati 150 anni di età. Chissà quante cose la Galleria ha visto
in tutti questi anni. Quello che è certo è che questo luogo, tra i preferiti di
milanesi e turisti, ha fatto e continuerà a fare la storia della città.
Buon compleanno!
Commenti
Posta un commento